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Cass., Sez. 1, 3 agosto 2022, n. 24123, Pres. Ferro, Est. Catallozzi

LIQUIDATORE - Legittimazione a proporre istanza di autofallimento - Sussistenza- Dimissioni - Irrilevanza - Ragioni.

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Al liquidatore di società di capitali in liquidazione, in quanto investito ex art. 2489, comma 1, c.c. del potere di compiere ogni atto utile ai relativi fini, spetta la legittimazione a proporre istanza di fallimento in proprio ai sensi dell'art. 6 L. fall., senza che rilevino in senso contrario le sue eventuali dimissioni dalla carica, trovando applicazione l'istituto della "prorogatio" dei poteri, previsto con riferimento alla carica di amministratore relativamente alle società di persone (art. 2274 e art. 2293 c.c.) e alla società per azioni (art. 2385 c.c.), ma espressione di un principio generale anche in assenza di specifiche disposizioni. 
 
Massima Ufficiale
Riproduzione riservata

art. 2489 c.c.
art. 2274 c.c.
art. 2293 c.c., 
art. 2385 c.c.
art. 6 L. fall.