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Le Liquidazioni Giudiziali ed i Fallimenti dichiarati nella Regione Piemonte al 30 giugno 2025

Alberto Valcarenghi, Dottore Commercialista in Crema

26 Agosto 2025

Con il presente elaborato si evidenzia il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Piemonte, al 30 giugno 2025, con alcuni confronti e considerazioni.
Riproduzione riservata
Con il presente elaborato si evidenzia il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Piemonte al 30 giugno 2025, con alcuni confronti e considerazioni. Vengono di seguito riportate due tabelle, che evidenziano rispettivamente: 
1) il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati, nella Regione Piemonte, per ogni Tribunale, al 30 giugno dell’anno 2025, confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati al 30 giugno dell’anno 2024; 
2) il riepilogo delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati negli ultimi 12 mesi solari, dal 01/07/2024 al 30/06/2025, confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati, dal 01/07/2023 al 30/06/2024, in tutta la regione Piemonte.
Si precisa che, nel presente elaborato, con il termine procedure vengono indicate le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti. Inoltre vengono citati alcuni studi ed analisi nazionali e regionali.

Tabella 1
CONFRONTO TRA LE LIQUIDAZIONI GIUDIZIALI ED I FALLIMENTI DICHIARATI AL 30/06/25 CON I FALLIMENTI DICHIARATI AL 30/06/24


Nei nove Tribunali della Regione Piemonte, nel primo semestre 2025, sono stati dichiarati n. 343 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle n. 316 liquidazioni giudiziali e fallimenti dichiarati nel primo semestre 2024, con un incremento totale di 27 procedure, pari a circa l’8,5% % in più rispetto al 30 giugno 2024. Nel primo semestre 2023, i fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarati erano 262. 
Due Tribunali, precisamente Biella (-70%) e Cuneo (-17,6%) evidenziano un decremento delle procedure, mentre tutti gli altri 6 Tribunali rilevano un aumento. 
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Novara evidenzia un incremento di 11 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 61,1% circa, rispetto al 30 giugno 2024 (l’anno scorso nel medesimo periodo il Tribunale di Novara aveva evidenziato un decremento pari al 40%). 
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Ivrea evidenzia un incremento di 12 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 57,1% circa, rispetto al 30 giugno 2024 (l’anno scorso nel medesimo periodo il Tribunale di Ivrea aveva evidenziato un incremento del 16% circa). 
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Verbania evidenzia un incremento di 3 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 50% circa, rispetto al 30 giugno 2024. (il Tribunale di Verbania, nel medesimo periodo dell’anno scorso, aveva evidenziato un decremento del 40%). 
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Asti evidenzia un incremento di 4 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 6,3% circa, rispetto al 30 giugno 2024. (il Tribunale di Asti, nel medesimo periodo dell’anno scorso, aveva evidenziato un decremento del 31%). 
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Vercelli evidenzia un incremento di 1 tra liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 50% circa, rispetto al 30 giugno 2024. (il Tribunale di Vercelli, nel medesimo periodo dell’anno scorso, aveva evidenziato un decremento del 45%).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Torino (primo Tribunale della Regione e terzo Tribunale in Italia per numero di procedure dichiarate) evidenzia un incremento di 10 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 5,8% circa, rispetto al 30 giugno 2024. (il Tribunale di Torino, nel medesimo periodo dell’anno scorso, aveva evidenziato un incremento del 37%). 
Il Tribunale di Torino, con 183 procedure aperte, ha dichiarato il 53,35% delle procedure di tutto il Piemonte, rispetto a circa il 54,75% delle procedure dichiarate al 30 giugno 2024. 
Il Tribunale di Ivrea è il secondo Tribunale del Piemonte per numero di procedure dichiarate. Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Ivrea ha dichiarato n. 33 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle 21 del periodo precedente, con un incremento, rispetto al 30 giugno 2024 del 57%, come sopra indicato. Il Tribunale di Ivrea ha dichiarato il 9,62% delle procedure di tutto il Piemonte, l’anno scorso la percentuale era del 6,65%. 
Il Tribunale di Alessandria è il terzo Tribunale del Piemonte per numero di procedure dichiarate nel primo semestre degli anni 2025 e 2024. Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Alessandria ha dichiarato n. 29 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle 28 del periodo precedente, con un incremento, rispetto al 30 giugno 2024, di 1 procedura, pari a circa il 3,6%. Il Tribunale di Alessandria ha dichiarato l’8,45% delle procedure di tutto il Piemonte (l’anno scorso la percentuale era dell’8,86%). 
Il Tribunale di Novara è il quarto Tribunale del Piemonte per numero di procedure dichiarate nel primo semestre degli anni 2025 e 2024. Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Novara ha dichiarato n. 29 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle 18 del periodo precedente, con un incremento del 61%, rispetto al 30 giugno 2024. Il Tribunale di Novara ha dichiarato l’8,45% delle procedure di tutto il Piemonte (l’anno scorso la percentuale era del 5,70%). 
Il Tribunale di Asti è il quinto Tribunale del Piemonte per numero di procedure dichiarate. Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Asti ha dichiarato n. 24 liquidazioni giudiziali e fallimenti rispetto alle 20 del periodo precedente, con un incremento, rispetto al 30 giugno 2024 del 20% come sopra indicato. Il Tribunale di Asti ha dichiarato il 7% delle procedure di tutto il Piemonte (l’anno scorso la percentuale era del 6,33%). 
I primi cinque Tribunali del Piemonte sopra evidenziati hanno dichiarato, nel primo semestre 2025, complessivamente n. 298 procedure, pari all’87% circa delle liquidazioni giudiziali e fallimenti dichiarati in tutta la Regione (al 30 giugno 2024 le procedure erano 259 pari all’82% del totale). 

Tabella 2
CONFRONTO TRA LE PROCEDURE DICHIARATE NEGLI ULTIMI 12 MESI SOLARI DAL 01/07/24 – AL 30/06/25 RISPETTO AL PERIODO 01/07/23 - 30/06/24


Il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati in Piemonte negli ultimi 12 mesi solari, dal 01/07/2024 al 30/06/2025, è pari a 668, rispetto alle 535 dichiarate dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, con un incremento di 133 procedure, pari al 24,9%.  Nell’anno precedente (01/07/22 – 30/06/23) le procedure dichiarate nei 12 mesi erano state n.  437 (con un incremento di 72 pari al 16,5%). 
Negli ultimi 12 mesi, cinque Tribunali hanno evidenziato un incremento, tre Tribunali invece hanno realizzato un decremento ed un Tribunale ha avuto un’invarianza delle procedure. Il Tribunale di Torino ha dichiarato 369 procedure, con un incremento di 88 procedure, pari al 31,3%; il Tribunale di Alessandria ha dichiarato 68 procedure, con un incremento di 21 procedure, pari al 44,7%; il Tribunale di Ivrea ha dichiarato n. 59 procedure, con un incremento di 26 unità, pari al 78,8%. il Tribunale di Asti ha dichiarato n. 56 procedure, con un incremento di 21 unità, pari al 60%. 
Nell’anno della pandemia 2020, i fallimenti in Piemonte erano 429. Nell’anno 2021 i fallimenti erano stati 451, nell’anno 2022 le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti erano stati 380, nell’anno 2023 le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti erano stati 451, mentre nell’anno 2024, le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti erano stati 594, con un incremento di 143 procedure, pari al 31,7%. 
In Piemonte le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati negli ultimi 12 mesi, pari a 668, evidenziano l’importo più elevato rispetto ai 5 anni precedenti. 
Il 18 giugno 2025 la Banca d’Italia ha pubblicato il rapporto n. 1 relativo all’Economia del Piemonte. Di seguito vengono sintetizzati alcuni aspetti della presente analisi. 
Nel 2024 la crescita dell'economia del Piemonte è stata modesta. Secondo l'indicatore trimestrale dell'economia regionale della Banca d'Italia, il prodotto è aumentato dello 0,7 per cento, in linea con la media nazionale e in misura di poco superiore a quella del Nord. 
Nell'industria la produzione e, in misura più contenuta, il valore aggiunto si sono ridotti; vi ha contribuito la dinamica negativa delle esportazioni, soprattutto in Germania. 
In relazione ai principali settori produttivi, si evidenzia quanto segue: 
- Il calo dell'attività ha interessato diversi settori di specializzazione ed è stato molto intenso nel comparto automotive: in particolare, la produzione di autovetture nel polo torinese è scesa su livelli storicamente bassi. 
- Nel terziario privato non finanziario la congiuntura è stata moderatamente positiva: una maggiore dinamicità ha interessato i servizi alle imprese e l'Information and communication technology (ICT), a fronte della debolezza nel commercio. 
- I flussi turistici sono ancora aumentati, soprattutto quelli di stranieri, ma in misura meno intensa del 2023. 
- Nelle costruzioni, i livelli produttivi sono rimasti elevati, grazie soprattutto all'avanzamento dei cantieri del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che, all'inizio dell'anno in corso, si confermava superiore alla media nazionale. Considerando non solo gli appalti di lavori, ma anche quelli di forniture e l'accesso a incentivi, le imprese piemontesi che hanno beneficiato del PNRR rappresentano circa un quarto del fatturato complessivo della regione. 
La propensione agli investimenti delle aziende industriali e la domanda di credito per il loro finanziamento sono rimaste contenute: vi hanno influito il ciclo manifatturiero negativo, la forte incertezza e un costo del credito che, pur in lieve calo, è risultato ancora elevato. La redditività delle imprese, in crescita nel triennio precedente, è diminuita, soprattutto nella manifattura; nella seconda parte dell'anno anche la liquidità a crescere, ma l'aumento ha riguardato un numero ristretto di operatori. La capacità di rimborsare i debiti ha registrato qualche segnale di deterioramento, concentrato nella manifattura. 
Il saldo tra ingressi e uscite dal mercato delle imprese è ulteriormente peggiorato, divenendo di poco negativo; in particolare, sono aumentate in misura significativa le procedure liquidatorie, rimaste comunque più basse di quelle del periodo pre-Covid. 
Nei primi mesi del 2025, l'annuncio di nuovi dazi da parte dell'amministrazione statunitense ha accresciuto notevolmente l'incertezza e i rischi di una revisione al ribasso della crescita globale. In questo contesto, l'esposizione diretta del Piemonte al mercato degli Stati Uniti è in media più bassa rispetto a quella nazionale, ma significativa per alcuni settori di specializzazione (tra cui l'automotive, l'aerospazio, le bevande e l'oreficeria, oltre ai macchinari). 
Nel 2024 l'occupazione si è portata (con ritardo rispetto alla media del Paese) al di sopra dei livelli pre-pandemia: con riferimento a questi ultimi, l'incremento degli occupati è stato trainato principalmente dalle costruzioni e dai servizi diversi dal commercio. Nel corso dell'anno, sono emersi segnali di indebolimento dell'utilizzo della forza lavoro, soprattutto nella manifattura. Gli adeguamenti salariali, previsti dai contratti collettivi nazionali, avrebbero determinato a livello regionale un'accelerazione delle retribuzioni di poco più intensa di quella media del Paese; i salari reali rimangono tuttavia ampiamente inferiori rispetto ai livelli del 2021, prima dell'avvio della fase inflattiva. In prospettiva l'adozione dell'intelligenza artificiale avrà un impatto significativo sul mercato del lavoro: secondo le analisi di Banca d’Italia, per quasi il 28 per cento degli occupati in regione vi sarebbe una relazione di complementarità con l'impiego di tale tecnologia, con potenziali benefici in termini di produttività; per circa un quarto invece prevarrebbe il rischio di sostituzione. 
L'incremento dei redditi e la più bassa inflazione hanno favorito la crescita del potere d'acquisto. L'incremento dei consumi è stato comunque contenuto: in particolare, la domanda di autovetture si è fortemente indebolita nel corso dell'anno. Il miglioramento delle condizioni di accesso al credito ha invece favorito la ripresa dei finanziamenti e delle compravendite di abitazioni; in particolare, sono aumentati i mutui ai giovani. Il rapporto tra il debito delle famiglie e i loro reddito disponibile è ulteriormente sceso e la capacità di rimborso dei prestiti è rimasta elevata. 
Nel 2024 gli investimenti degli enti territoriali piemontesi sono ancora aumentati, anche per la progressiva attuazione delle opere finanziate dal PNRR. Rispetto ai livelli contenuti del periodo 2013-20, l'incremento della spesa pro capite per investimenti negli ultimi quattro anni è stato in Piemonte più accentuato rispetto alla media del Paese. Con riferimento all'entità finanziaria del PNRR, per interventi in regione, a maggio del 2025, gli enti pubblici disponevano di 7,7 miliardi e ulteriori 2,2 miliardi erano attribuiti direttamente a soggetti privati: il totale complessivo era pari a circa 2.300 euro per abitante, poco meno del dato italiano. 
Fra il 2007 e il 2023 l'andamento dell'economia del Piemonte è stato peggiore della media del Paese e di quella del Nord: la regione ha subito in misura maggiore gli effetti della lunga recessione e anche la ripresa post-Covid è stata meno vivace. 
Le start up innovative possono svolgere un ruolo importante per la crescita della produttività: in Piemonte esse sono meno diffuse rispetto all'Italia nel suo complesso, anche se si caratterizzano per una maggiore capacità di produrre brevetti. 
In sintesi si è assistito per il Piemonte: 
- ad un incremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti rispetto al 30/06/24 con un aumento dell’8,5%, pari a 27 procedure in più, mentre l’anno precedente (30/06/23- 30/06/24) si era evidenziato un incremento di 39 procedure, pari al 14,7%; 
- ad un incremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti evidenziati nei 12 mesi solari 01/07/2024 – 30/06/2025, rispetto al periodo 01/07/2023 – 30/06/2024, con un aumento di 133 procedure, pari al 24,9%; 
- ad un incremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti evidenziate nei 12 mesi solari 01/07/2024 – 30/06/2025, rispetto alle cinque annualità precedenti. 
In base ai dati sopra riportati, in Piemonte, il numero delle procedure negli ultimi 6 e 12 mesi evidenzia un incremento e la crescita dell’economia nel 2024, secondo il rapporto della Banca d’Italia, è stata modesta. E’ auspicabile che il secondo semestre 2025 evidenzi risultati migliorativi. 
E’ importante avere degli imprenditori e persone illuminate che abbiano la forza di realizzare i propri sogni e abbiano la voglia di Vincere. 
A tal proposito cito due frasi di piemontesi celebri la prima di Camillo Olivetti grande imprenditore: “Spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande”. 
La seconda è di Giampiero Boniperti grandissimo giocatore e Presidente della Juventus: “Vincere non è importante è l’unica cosa che conta”.

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