Con il presente elaborato, si evidenzia il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati nella Regione Veneto al 30 giugno 2025, con alcuni confronti e considerazioni. Vengono di seguito riportate due tabelle, che evidenziano rispettivamente:
1) il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati, nella Regione Veneto, per ogni Tribunale, al 30 giugno dell’anno 2025, confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati al 30 giugno dell’anno 2024;
2) il riepilogo delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati negli ultimi 12 mesi solari, dal 01/07/2024 al 30/06/2025, confrontati con le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati, dal 01/07/2023 al 30/06/2024, in tutta la regione Veneto
Si precisa che, nel presente elaborato, con il termine procedure, vengono indicate le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti. Inoltre vengono citati alcuni studi ed analisi nazionali e regionali.
Tabella 1
CONFRONTO TRA LE LIQUIDAZIONI GIUDIZIALI ED I FALLIMENTI DICHIARATI AL 30/06/25 CON I FALLIMENTI DICHIARATI AL 30/06/24
Nei sette Tribunali della Regione Veneto, nel primo semestre 2025, sono stati dichiarati n. 390 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle n. 402 liquidazioni giudiziali e fallimenti dichiarati nel primo semestre 2024, con un decremento totale di 12 procedure, pari a circa il 3% in meno rispetto al 30 giugno 2024. Nel primo semestre 2023, i fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarati erano 330.
Due Tribunali, precisamente Venezia e Vicenza, evidenziano un aumento delle procedure, quattro Tribunali evidenziano un decremento ed un Tribunale ha registrato un’invarianza del numero di procedure.
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Venezia evidenzia un incremento di 26 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 53% circa, rispetto al 30 giugno 2024 (l’anno scorso, nel medesimo periodo, il Tribunale di Venezia aveva evidenziato un decremento pari allo 2%).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Vicenza evidenzia un incremento di 6 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 9% circa, rispetto al 30 giugno 2024 (l’anno scorso, nel medesimo periodo, il Tribunale di Vicenza aveva evidenziato un incremento del 28,85% circa).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Padova evidenzia un decremento di 20 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 22% circa, rispetto al 30 giugno 2024 (il Tribunale di Padova, nel medesimo periodo dell’anno scorso, aveva evidenziato un incremento del 19%).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Belluno evidenzia un decremento di 1 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 17% circa, rispetto al 30 giugno 2024 (il Tribunale di Belluno, nel medesimo periodo dell’anno scorso, aveva evidenziato un incremento del 100%).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Treviso evidenzia un decremento di 10 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 15% circa, rispetto al 30 giugno 2024 (il Tribunale di Treviso, nel medesimo periodo dell’anno scorso, aveva evidenziato un incremento del 3%).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Verona evidenzia un decremento di 13 liquidazioni giudiziali e fallimenti, pari al 14% circa, rispetto al 30 giugno 2024. (il Tribunale di Verona, nel medesimo periodo dell’anno scorso, aveva evidenziato un incremento del 54,84%).
Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Rovigo evidenzia una invarianza delle procedure rispetto al 30 giugno 2024 (il Tribunale di Rovigo, nel medesimo periodo dell’anno scorso, aveva evidenziato un incremento del 20%).
Il Tribunale di Verona, (primo Tribunale della Regione per numero di procedure dichiarate), con 83 procedure aperte nel primo semestre 2025, ha dichiarato il 21,28% delle procedure di tutto il Veneto, rispetto a circa il 23,88% delle procedure dichiarate al 30 giugno 2024.
Il Tribunale di Venezia è il secondo Tribunale del Veneto per numero di procedure dichiarate. Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Venezia ha dichiarato n. 75 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle 49 del periodo precedente, con un incremento, rispetto al 30 giugno 2024, del 53%, come sopra indicato. Il Tribunale di Venezia ha dichiarato il 19,23% delle procedure di tutto il Veneto, l’anno scorso la percentuale era del 12,19%.
Il Tribunale di Vicenza è il terzo Tribunale del Veneto per numero di procedure dichiarate nei primi sei mesi degli anni 2025 e 2024. Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Vicenza ha dichiarato n. 73 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle 67 del periodo precedente, con un incremento, rispetto al 30 giugno 2024, del 9%, come sopra indicato. Il Tribunale di Vicenza ha dichiarato il 18,72% delle procedure di tutto il Veneto, l’anno scorso la percentuale era del 16,67%.
Il Tribunale di Padova è il quarto Tribunale del Veneto per numero di procedure dichiarate nei primi sei mesi degli anni 2025 e 2024. Al 30 giugno 2025, il Tribunale di Padova ha dichiarato n. 73 liquidazioni giudiziali e fallimenti, rispetto alle 93 del periodo precedente, con un decremento, rispetto al 30 giugno 2024, del 23%, come sopra indicato. Il Tribunale di Padova ha dichiarato il 18,72% delle procedure di tutto il Veneto, l’anno scorso la percentuale era del 23,13%.
I primi quattro Tribunali del Veneto sopra evidenziati hanno dichiarato, nel primo semestre 2025, complessivamente n. 304 procedure, pari al 77,95% circa delle liquidazioni giudiziali e fallimenti dichiarati in tutta la Regione (al 30 giugno 2024 le procedure erano 323, pari all’80,35% del totale).
Tabella 2
CONFRONTO TRA LE PROCEDURE DICHIARATE NEGLI ULTIMI 12 MESI SOLARI DAL 01/07/24 – AL 30/06/25 RISPETTO AL PERIODO 01/07/23 - 30/06/24
Il numero delle liquidazioni giudiziali e dei fallimenti dichiarati in Veneto, negli ultimi 12 mesi solari, dal 01/07/2024 al 30/06/2025, è pari a 720, rispetto alle 708 dichiarate dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, con un incremento di 12 procedure, pari all’1,7%. Nell’anno precedente (01/07/22 – 30/06/23), le procedure dichiarate nei 12 mesi erano state n. 620 (con un incremento di 88 procedure pari al 14%).
Negli ultimi 12 mesi, quattro Tribunali hanno evidenziato un incremento, due Tribunali invece hanno realizzato un decremento ed un Tribunale ha avuto un’invarianza delle procedure. Il Tribunale di Verona ha dichiarato 168 procedure, con un decremento di 11 procedure, pari al 6,1%; il Tribunale di Padova ha dichiarato 143 procedure, con un decremento di 21 procedure, pari al 12,8%; il Tribunale di Vicenza ha dichiarato n. 134 procedure, con un incremento di 15 unità, pari al 12,6%. il Tribunale di Venezia ha dichiarato n. 125 procedure, con un incremento di 18 unità, pari al 16,8%.
Nell’anno della pandemia 2020, i fallimenti in Veneto erano 707. Nell’anno 2021, i fallimenti erano stati 744; nell’anno 2022, le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti erano stati 600; nell’anno 2023 le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti erano stati 662 mentre, nell’anno 2024, le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti erano stati 732, con un incremento di 70 procedure, pari al 10,6%.
In Veneto, le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati negli ultimi 12 mesi, pari a 720, sono inferiori rispetto alle procedure dichiarate al 31/12/2024.
La Regione Veneto pubblica, sul proprio sito, i dati congiunturali Regionali che vengono di seguito sintetizzati.
Le previsioni, per il 2025, evidenziano un aumento del PIL, per la Regione Veneto, dello 0,8% mentre la previsione a livello nazionale si attesta sullo 0,6%.
Il Veneto si conferma una regione a vocazione fortemente industriale, in cui il manifatturiero è una dorsale importante, sia in termini di forza lavoro, sia in termini di produzione di ricchezza e scambi internazionali di merci. È tuttavia il terziario che produce la quota maggiore di ricchezza: il valore aggiunto creato dai servizi è circa il 64% del valore aggiunto totale.
Sono diversi gli elementi caratterizzanti del Veneto, ma i punti di forza che hanno sempre fatto da volano nei cicli economici più critici sono imprese, interscambio commerciale e turismo.
Il Veneto è la quarta regione in Italia per numero di imprese attive, dopo Lombardia, Campania e Lazio. Gli indicatori relativi alla loro concentrazione risultano tutti più elevati rispetto alla media nazionale: la densità di unità locali produttive è di 24,5 per kmq (17 la media italiana) e gli addetti sono 37,7 ogni 100 abitanti (30,9 in Italia).
Nel 2024, è il commercio il settore più popolato e vi appartiene più di un'impresa su cinque (21,2%). Tra le imprese manifatturiere, le quote più consistenti sono quelle legate ai metalli (22,3%) e al settore moda (15,6%). Rispetto ai valori nazionali, le manifatture del Veneto si distinguono per il peso relativo delle industrie legate all'arredamento, ai macchinari e alle produzioni metallurgiche.
Il Veneto è la terza regione in Italia per la produzione di ricchezza, dopo Lombardia e Lazio: il 9,3% del Prodotto Interno Lordo nazionale è stato realizzato in questo territorio. Il PIL pro capite del Veneto, nel 2023, risulta pari a 40.639 euro, superiore del 12,5% rispetto a quello nazionale. Nel 2023, il PIL pro capite, in Veneto, è aumentato di oltre 2.600 euro rispetto al 2022.
Il Veneto ha raggiunto un nuovo record di flussi turistici. I turisti che hanno soggiornato in Veneto, nel 2024, sono 21,8 milioni (+3,3% rispetto agli arrivi 2023), e lo stesso vale per le presenze, cioè i pernottamenti effettuati, toccando i 73,5 milioni (+2,2%).
Assodato che, per tutte le tipologie di destinazione, l'attrattività del 2019 pre-pandemico è stata superata, gli arrivi 2024 costituiscono un picco storico per mare, città d'arte, lago e montagna, con una clientela sempre più straniera.
Nel 2024, in Veneto, il ritmo di crescita del numero degli occupati rallenta, se confrontato con quello che ha caratterizzato il 2022 e il 2023, ma il mercato del lavoro è ancora forte. Sono 2.230.000 gli occupati, +0,2% rispetto all'anno precedente, a fronte di un aumento dell'’occupazione media italiana del 1,5%. Il tasso di occupazione totale, in Veneto, è pari al 70,2%, contro il 62,2% dell'Italia. Contemporaneamente, si registra anche una forte diminuzione del numero di persone in cerca di occupazione e il tasso di disoccupazione della regione scende ad un minimo storico del 3%
Il 23 giugno 2025, la Banca d’Italia ha pubblicato il rapporto n. 5, relativo all’Economia del Veneto. Di seguito, vengono sintetizzati alcuni aspetti della presente analisi.
Nell’anno 2024, l'attività economica regionale è rimasta debole, risentendo dell'elevata incertezza associata alle prospettive economiche e alle tensioni geopolitiche.
Nel 2024, secondo l'indicatore trimestrale dell'economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d'Italia, il prodotto regionale sarebbe lievemente cresciuto in termini reali (0,5 per cento; 0,7 il dato nazionale), un valore di poco inferiore a quello del 2023.
Nel 2024, la produzione manifatturiera regionale ha continuato a ridursi (-1,4 per cento rispetto alla media dell'anno precedente) in quasi tutti i principali settori e in particolare nel sistema della moda; negli alimentari e bevande è invece cresciuta. Anche il fatturato, a prezzi costanti, delle imprese industriali è diminuito ed è proseguito il rallentamento dei prezzi praticati dalle imprese. La riduzione degli investimenti si è accentuata, in un contesto caratterizzato dal permanere dell'elevata incertezza geopolitica. L'andamento dell'accumulazione di capitale è stato tuttavia meno sfavorevole rispetto ai programmi formulati all'inizio dello scorso anno dalle imprese. Nel 2024, le esportazioni di beni sono diminuite in misura più intensa rispetto alla media del Paese, risentendo anche della maggiore esposizione del sistema produttivo regionale nei confronti della Germania. Sempre nel 2024, circa il 9 per cento delle esportazioni regionali si è diretto verso gli Stati Uniti. Tra i principali settori di specializzazione, le vendite all'estero di occhialeria, bevande (in particolare il vino) e gioielleria sono caratterizzate dalla maggiore esposizione diretta a quel mercato e quindi agli effetti di politiche tariffarie restrittive adottate nei confronti dell'UE.
Nel 2024, l'attività del settore edile è cresciuta. La rimodulazione degli incentivi fiscali non si è finora tradotta in un significativo ridimensionamento degli interventi di manutenzione straordinaria/riqualificazione del patrimonio abitativo. Nel comparto delle opere pubbliche, oltre ai lavori connessi con i Giochi Olimpici Invernali, che si svolgeranno nel 2026, sono proseguiti i lavori che rientrano nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
È proseguita la crescita delle presenze turistiche, grazie alla componente straniera e ai pernottanti nelle strutture extra-alberghiere, significativamente aumentati negli ultimi anni. Nel 2024, anche le città d'arte hanno recuperato il livello delle presenze del 2019; solamente le località termali non sono ancora ritornate ai livelli pre-Covid.
Nonostante la persistente debolezza della congiuntura, nel 2024, i risultati reddituali si sono confermati positivi per larga parte delle aziende venete. La struttura finanziaria delle imprese regionali è più solida rispetto al passato, grazie al minore livello di indebitamento, alla maggiore redditività e all'elevata disponibilità di riserve liquide.
La dinamica dei prestiti alle imprese ha risentito della scarsa domanda di credito, legata alla debolezza degli investimenti, alle incerte prospettive e all'abbondante liquidità delle imprese. Nel corso del 2024, il costo del credito ha mostrato una flessione, influenzato dalla progressiva riduzione dei tassi ufficiali.
Dopo due anni di crescita sostenuta, nel 2024, l'occupazione è rimasta stabile. L'andamento è risultato eterogeneo tra i settori: nei servizi, in particolare nel comparto del commercio, alberghi e ristorazione, gli occupati hanno registrato un calo, nell'industria in senso stretto e nelle costruzioni hanno continuato a crescere. Il saldo tra attivazioni e cessazioni di posizioni lavorative alle dipendenze, nel settore privato non agricolo, è stato positivo, seppure in calo di circa un terzo rispetto all'anno precedente.
Secondo gli indicatori regionali elaborati dalla Banca d'Italia, nel 2024, in termini reali, i redditi e i consumi delle famiglie venete sarebbero aumentati; le variazioni appaiono in linea con quelle medie del Paese. Redditi e consumi delle famiglie hanno beneficiato del calo dell'inflazione che, nel 2024, si è attestata in regione all'1,3 per cento.
L'allentamento della politica monetaria si è progressivamente trasmesso ai tassi praticati sui prestiti alle famiglie, riducendone l'onere e assecondando la crescita dei mutui, concordemente con il numero di compravendite di abitazioni. Il credito al consumo è stato favorito da una seppur lieve ripresa dei consumi. I depositi delle famiglie sono tornati a crescere.
Nel 2024, è continuato il processo di razionalizzazione della rete commerciale delle banche, favorito anche dalla diffusione delle tecnologie digitali. La crescita dell'utilizzo di mezzi di pagamento alternativi al contante, già in corso negli anni precedenti, ha mostrato un'ulteriore accelerazione. La qualità del credito bancario si è mantenuta, nel complesso, soddisfacente. Il tasso di deterioramento dei prestiti alle imprese è marginalmente salito; quello relativo ai crediti alle famiglie è rimasto invariato.
Gli enti territoriali veneti hanno confermato, nel complesso, una buona condizione finanziaria, mediamente migliore di quella degli enti nelle altre Regioni a statuto ordinario (RSO). È aumentata la spesa, in particolare quella in conto capitale. Vi hanno contribuito gli investimenti in opere pubbliche, principalmente realizzati dai Comuni in attuazione del PNRR. È aumentata anche la spesa sanitaria, sulla quale hanno influito la spesa per l'acquisto di beni e per il personale nonché i costi per consulenze sanitarie.
In sintesi si è assistito per il Veneto:
- ad un decremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti rispetto al 30/06/24, con una diminuzione del 3%, pari a 12 procedure in meno, mentre l’anno precedente (30/06/23- 30/06/24) si era evidenziato un incremento di 39 procedure, pari al 14,7%;
- ad un incremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti evidenziati nei 12 mesi solari 01/07/2024 – 30/06/2025, rispetto al periodo 01/07/2023 – 30/06/2024, con un aumento di 72 procedure, pari al 22%;
- ad un decremento del numero delle Liquidazioni Giudiziali e dei Fallimenti evidenziate nei 12 mesi solari 01/07/2024 – 30/06/2025, rispetto al 31/12/2024.
In base ai dati sopra riportati, in Veneto, il numero delle procedure, negli ultimi 6 mesi, evidenzia un decremento mentre, nei 12 mesi, evidenzia un incremento.
In una fase storica come questa, dove tutto è informatizzato, standardizzato e asettico è fondamentale, per ogni imprenditore, avere per l’attività lavorativa una fitta rete di relazioni. Sapendo che, a volte, pur nella corretta contrattazione, possono nascere contrasti piccoli e grandi che minano rapporti consolidati da anni con clienti e fornitori. In questi casi, è meglio comunque non tagliare i ponti perché i “nemici” di oggi potrebbero diventare gli alleati strategici di domani. Sull’argomento, nel libro “Il Barone Rampante”, di Italo Calvino, è citata questa frase: “Se alzi un muro, pensa a ciò che resta fuori”.